E’ ormai diffusa la volontà di ricorrere in prima battuta ai prodotti fitoterapici per la prevenzione e per il trattamento delle più comuni affezioni, soprattutto in presenza di sintomatologie croniche, ricorrenti o non così gravi da richiedere interventi di altra natura.
Molti sono i medicinali in commercio che derivano da studi compiuti sulle piante officinali.
In genere le case farmaceutiche isolano un principio attivo dalla pianta, per poi cercare di sintetizzarlo in laboratorio. Nasce così il farmaco( brevettabile).
La differenza sostanziale tra un medicinale di questo tipo ed un fitoterapico sta nella diversità di azione tra singolo principio attivo isolato e Fitocomplesso.
Il fitocomplesso è un’entità biochimica, complessa e polimorfa, che rappresenta l’unità farmacologica della pianta officinale, ed agisce grazie all’attività complementare e sinergica dei singoli costituenti. Si tratta quindi di un concerto di principi attivi.
I principi attivi variamente presenti nel fitocomplesso sono: alcaloidi, glucosidi, lipidi, oli essenziali, antibiotici, resine, carboidrati, sali minerali, tannini, vitamine.
La sperimentazione clinica e farmacologica hanno dimostrato che non è possibile ricondurre con esattezza l’azione di una droga a quella di un suo principio attivo isolato e purificato ( quindi separato dalle sostanze regolatrici).La pianta infatti costituisce una unità terapeutica ben definita.
Vantaggi dell’utilizzo del Fitocomplesso:
a) AZIONE SINERGICA: es. nella Rosa Canina Flavonoidi, Acido Ascorbico e Carotenoidi agiscono potenziando vicendevolmente le loro qualità antiossidanti e endotelioprotettive.
b) RIDOTTA TOSSICITA’: es: all’interno del fitocomplesso i glucosidi salicilici presentano una ridotta lesività della mucosa gastrica, rispetto ala molecola purificata. Con l’assunzione del fitocomplesso generalmente si riduce anche il rischio di assuefazione alle sostanze.
c) AZIONI MOLTEPLICI: es. il Fitocomplesso dell’Echinacea ha al contempo azione disinfettante, antinfiammatoria, immunostimolante.
d) MIGLIORE BIODISPONIBILITA’: l’interazione tra fitocomplessi di piante differenti puo’ migliorarne l’efficacia, riducendo il rischio di effetti collaterali.
Il Fitocomplesso, diversamente dai singoli principi attivi, non puo’ essere studiato con il metodo analitico classico, che ne frammenta l’unità e ne trascura il dinamismo, ma soltanto attraverso la registrazione degli effetti clinici.
2 commenti
Pingback: Principi Attivi e Fitocomplesso, l’unione fa la forza. – Bio News Anea
Pingback: Dott.ssa Irene Pacetti - Fitoterapia: Principi Attivi e Fitocomplesso, l’unione fa la forza.