Usati nell’industria alimentare sia per facilitare la dispersione dei coloranti, dei profumi, degli emulsionanti o di altre sostanze aggiunte, sia per sgrassare il pesce o altri alimenti che servono per la preparazione dei concentrati di proteine, per decaffeinare il caffè e per estrarre gli oli di semi.
I solventi più comuni sono: l’acetone, l’alcool etilico, il cloroformio, il cicloesano, l’estratto di petrolio ecc.
Sono tutte sostanze che non vengono mai eliminate del tutto dagli alimenti trattati e si aggiungono alla lunga lista di sostanze estranee all’organismo.
La normativa europea autorizza l’impiego di solventi da estrazione nella fabbricazione di prodotti alimentari o di loro ingredienti. Vanno tuttavia rispettate le condizioni d’impiego e le quantità massime di residui ammissibili.
Ecco l’elenco delle sigle presenti nelle etichette:
- E553 b TALCO E558 BENTONITE
- E559 SILICATO DI ALLUMINIO (caolino)
- E1201 POLIVINILPIRROLIDONE
- E1410 FOSFATO DI MONOAMIDO
- E1412-E1414 FOSAFTI DI DIAMIDO
- E1420 AMIDO ACETILATO
- E1422 ADIPATO DI DIAMIDO ACETILATO
- E1440 AMIDO IDROSSIPROPILATO
- E1442 FOSFATO DI DIAMIDO IDROSSIPROPILATO
- E1450 OTTENILSUCCINATO DI AMIDO DI SODIO
- E1050 CITRATO DI TRIETILE
- E1518 ACETATO DI GLICERINA
AGENTI DI RESISTENZA
Gli agenti di resistenza invece mantengono i tessuti di frutta e verdura saldi o interagiscono con agenti gelatificanti per produrre o consolidare un gel.
- E520 SOLFATO DI ALLUMINIO
- E521 SOLFATO DI ALLUMINIO E SODIO
- E522 SOLFATO DI ALLUMINIO E POTASSIO
- E523 SOLAFTO DI ALLUMINIO E AMMONIO
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