La cicoria è una pianta perenne dallo spiccato sapore amaro. E’ costituita principalmente da polifenoli, sostanze amare, acidi organici e fibre.
Questa pianta presenta meravigliosi fiori azzurri molto ricercati dalle api.
Come la maggioranza delle piante amare ha proprietà eupeptiche, ovvero è un ottimo rimedio naturale che stimola la secrezione gastrica favorendo la digestione attivando la coleresi stimolando il naturale flusso della bile verso l’intestino. Le sue fibre sono ricche di inulina e di futto-oligosaccaridi (FOS) che contribuiscono ad aumentare la microflora batterica intestinale. In sostanza questa diffusissima pianta favorisce la digestione ed è utile nelle dispepsie biliari, aiuta nella stitichezza nella sindrome del colon irritabile, la flautolenza e il meteorismo. Oltre a questo la cicoria lavora bene anche come depurativo di reni e fegato ed è un toccasana anche per alcuni tipi di dermatosi, in special modo in quelli legati a disfunzioni intestinali.
Dal punto di vista alchemico-spagirico la Cicoria Intybus è associata al Sole, tant’è che gli Egizi la adoravano come divinità. Questa pianta esprime la sua azione solare tramite il segno dei Gemelli, sulla circolazione arteriosa, il cuore ed il sistema nervoso e tramite il segno dei Pesci che la rende un equilibratore del sistema nervoso autonomo simpatico-parasimpatico.
Il fiore di cicoria assunto secondo le metodologie della floriterapia di Bach è utile nei casi in cui vi è un’attaccamento morboso di una madre verso il proprio figlio, o in qualsiasi altra situazione in cui vi è difficoltà nel lasciare andare. La pianta di Cicoria infatti ha la caratteristica di far crescere i propri figli nelle sue immediate vicinanze, tenendoli sotto la propria ala protettiva ma impedendone di fatto la crescita rigogliosa.
La cicoria tostata viene utilizzata anche come ottimo sostituto del caffè, in questo caso indicato anche a chi soffre di diabete o colesterolo alto o a chi vuole effettuare una depurazione generale dell’organismo, anche se in questi casi è preferibile comunque consumarla in decotto o tisana.
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