Nasce da una pianta robusta e facile da coltivare. Le sue radici spesso creano problemi nei giardini urbani, in quanto riescono a raggiungere notevoli profondità perforando tutto ciò che incontrano nel loro cammino. Di cosa stiamo parlando? Della pianta dei Fichi, o meglio, del Ficus Carica, da non confondersi con i Fichi d’India, pianta molto più simile ad un cactus.
I fichi comuni si presentano come dei non frutti, o meglio, come delle gemme dell’albero. Quelli che abitualmente troviamo nei banchi dei mercati sono solamente quelli di sesso femminile. Infatti la specie ha due forme botaniche che semplicisticamente possono essere definite come piante maschio e piante femmina, dato che la prima (pianta maschio) costituisce l’individuo che produce il polline con frutti non commestibili, mentre la seconda o fico vero (pianta femmina che produce frutti commestibili) produce i semi contenuti nei frutti.
Come si può intuire il fico è una pianta particolare e infatti nasconde anche un risvolto negativo: la linfa del fico è velenosa ed irritante quindi è assolutamente necessario che non entri in contatto con la pelle e che non venga ingerito.
Detto questo possiamo concentrarci tranquillamente sui lati positivi di questo frutto particolare. Iniziando con le sue numerose proprietà. A partire da quelle nutrizionali. In 100 grammi di fico possiamo trovare 47 Kcal, 82% acqua, 11% carboidrati, 2% fibre, 1% proteine, 0,2% grassi. Nonostante sia molto dolce il contenuto calorico medio del frutto non è alto, soprattutto se paragonato a frutti di stagione quali mandarini e uva. Ma se decidete di mangiare i fichi secchi sappiate che le calorie salgono fino a 227 kcal per 100 g.
Passando alle proprietà terapeutiche del fico, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. Sono veramente numerose. Partendo da quelle più note, come le proprietà lassative e disinfettanti e antinfiammatorie della bocca e del cavo orale, arriviamo fino alle proprietà emollienti, ossia ammorbidiscono e rendono più elastica la pelle. I fichi sono famosi anche per le proprietà espettoranti in grado di eliminare dalla trachea e dai bronchi possibili accumuli di muco o di essudati.
Il frutto ha poi moltissime applicazioni nella medicina domestica: si può usare sotto forma di impacco all’insorgere di ascessi e gonfiori infiammati, contro i foruncoli e inoltre, possiede la dote di curare lievi infiammazioni urinarie, stati febbrili e lievi gastriti.
Andando ad analizzare nel dettaglio tutte le parti del fico o possiamo osservare le diverse caratteristiche che le contraddistinguono:
– Gemme fresche: l’attività è da attribuirsi agli enzimi digestivi contenuti; regolarizza la motilita’ e la secrezione gastroduodenale, soprattutto in soggetti con reazioni psicosomatiche a livello gastrointestinale.
– Foglie: raccolte da maggio ad agosto e fatte essiccare lentamente, hanno proprietà emmenagoghi (in grado di stimolare l’afflusso di sangue nell’area pelvica e nell’utero, e, in alcuni casi, di favorire la mestruazione), antinfiammatorie, espettoranti e digestive.
– Frutti immaturi, parti verdi e giovani rametti: il lattice che sgorga dai tagli contiene amilasi e proteasi, viene applicato per uso esterno per eliminare calli e verruche per l’azione caustica e proteolitica; va usato con cautela: è ustionante ed irritante per la pelle.
– Frutti freschi: assunti in quantità hanno un effetto lassativo.
– Frutti essiccati: ricchi di vitamine A e B, proteine, zuccheri, e sali minerali (potassio, magnesio, calcio) hanno proprietà emollienti, espettoranti e lassative
Il fico appare molto spesso anche nei riti religiosi, nel cristianesimo antico era la l’albero del giardino dell’Eden, protagonista della storia di Adamo ed Eva, sostituito da una mela per rendere meglio l’idea. In India, una specie particolare chiamata Ficus Religiosa viene chiamato anche albero della Bodhi e si narra che il bodhisattva Gautama sotto i suoi rami raggiunse l’illuminazione. Il Fico ha una signatura prevalentemente lunare con potenzialità in Vergine e Gemelli.