Il concetto di sinergia si basa sul principio in cui ogni cosa a questo mondo, vive grazie alla sua interazione-collaborazione con un sistema e tramite questo rapporto sinergico è in grado di generare altra vita. Un esempio può essere la catena alimentare in cui ogni animale viene nutrito da qualcosa ed è nutrimento per qualcos’altro; quando questa catena si spezza, solitamente si crea uno squilibrio per il quale l’intero sistema tende a cedere.
Se osserviamo come viene applicato il principio sinergico nell’agricoltura, pratica molto in diffusione ultimamente, notiamo che le varie consociazioni tra le piante sono utili a far si che tra di loro questi esseri si proteggano e si alimentino a vicenda. Non solo! Spesso partecipano anche animali, in quanto fondamentali alla buona crescita di una pianta, un esempio possono essere le coccinelle, che sono dei predatori dei fitofagi, ovvero di quegli insetti che si nutrono delle piante o i lombrichi… altre componenti invece possono essere il sole, l’aria etc.. Insomma la nascita e la crescita di una pianta proviene da un equilibrio mutevole di fattori in sinergia.
Quando si conosce a fondo la terra in cui viviamo, o quando si inizia ad entrare in contatto con i principi su cui la natura stessa è fondata, non basta far altro che agire ricercando l’elemento mancante per la sinergia, rafforzarlo, aiutarlo dando forza così al proseguimento naturale della vita. E’ così che funziona. Pensate alla nostra società ad esempio, voi state leggendo questo testo da un dispositivo elettronico, mentre qualcun altro lavora per procurarvi la rete internet, qualcun altro si occupa di produrre cibo, e voi vi avete a sua volta fatto in modo da sostenere e garantire che queste persone possano continuare a svolgere la propria attività. E si anche noi, a livello di razza umana, tendiamo a funzionare secondo il principio sinergico! Ma.. sembra che il micro-sistema uomo non entri in perfetta sinergia con il resto dei micro-sistemi presenti nel mondo, dato il suo elevato numero di esemplari, la razza umana sembra stia interrompendo questa catena infinita di vita, comportandosi più da parassita che da partecipante consapevole di una sinergia. Questo tipo di approccio della nostra società mette perciò in difficoltà il macro-sistema di cui fanno parte tutti gli organismi del mondo.
Queste problematiche, in ogni caso, sostengo che provengano spesso dalla mancata tenuta in considerazione delle conseguenze che determinate azioni hanno, di riflesso, su tutto il sistema in cui è considerato. Diciamo che l’uomo tende ad agire tenendo in considerazione esclusivamente ciò che lui conosce, o che gli è permesso di conoscere, i suoi comportamenti, invece, vanno inevitabilmente ad influire anche in micro-sistemi che tutt’ora la scienza attuale non riesce a spiegare.
Ma facciamo un passo indietro.. se diamo uno sguardo ai nostri antenati possiamo notare come essi abbiano sviluppato teorie secondo le quali qualsiasi cosa si prenda in considerazione sembra impossibile riuscire a vederla oggettivamente per quella che è, come una cosa a sé stante, una sola. In altri termini non è possibile raggiungere la verità ma solo un’approssimazione di essa.
In cina, con la teoria dello Yin e dello Yang, (circa nel II millennio a.C.) è stato tentato di esprimere un concetto molto profondo: niente è osservabile. Se tento di osservare ad esempio lo Yin, troverò al suo interno sia lo Yin che lo Yang, se tentassi ancora di concentrarmi sullo Yin, ancora una volta scoprirei che questo è fatto sia dell’uno che dell’altro. Cosa c’è al mondo che è osservabile singolarmente? Niente! Tutto al mondo vive perchè in sinergia con qualcos’altro.
Tutte le misure che vengono effettuate ed i grandi calcoli che ai giorni d’oggi un computer riesce a fare contengono, un piccolo seppur grande margine di errore, dovuto proprio all’impossibilità di isolamento completo di un dato sistema.
Il “principio di indeterminazione” di Heisenberg della famosa meccanica quantistica ci dice proprio questo, ovvero che dal momento che tento di osservare il sistema in quel dato momento cambia.
Il 99% della nostra società è basato su calcoli e formule matematiche e seppur utili, fondamenti anzi direi per la nostra società, molto spesso non si ha la lucidità di prendere questi calcoli per quelli che sono, ovvero possibilità statistiche riguardanti un qualcosa in continuo scambio sinergico con qualcos’altro.
Riprendendo la teoria dello Yin e dello Yang si presuppone che in questo caso, la sinergia sia data dal continuo nutrimento/distruzione di queste due principali energie. Questa è la più essenziale delle classificazioni, ad esempio la sinergia tra uomo-donna è l’unica in grado di creare un bambino, di per sé se non ci fossero entrambi non ci sarebbe la vita. Detto questo andiamo più in profondità.. cosa serve ad un essere umano per rimanere in vita? Acqua, cibo, aria, calore. Questi quattro costituenti principali, insieme alla coppia uomo-donna bastano a dar luogo alla prosecuzione della vita.
Ora è facile intuire che questi costituenti possono essere suddivisi immancabilmente in ulteriori pezzi di torta e mescolati tra di loro, ad esempio, aria buona o cattiva, o aria composta da determinati elementi chimici, oppure aria calda e aria fredda o aria tiepida. Queste sono tutte qualità che senza meno influenzano il processo di crescita di un organismo, la nostra mente tende a lavorare molto in questo aspetto producendo una distinzione e una precisione infinita nella classificazione dei vari tipi di aria, questa attività mentale porta spesso alla perdita del concetto di base ovvero che la sua natura è sempre la stessa.. pur sempre di aria si parla! In sostanza quello che sembra emergere in sostanza è che l’unico modo per riuscire veramente ad osservare un fenomeno è quello di suddividerlo in parti, ed analizzare le sue parti.
Facciamo un esempio, mettiamo il caso di dover calcolare l’area di un cerchio, uno dei modi più semplici è quella di dividere la figura suddetta in infiniti poligoni e calcolare per ciascuno la sua area… Così facendo però, la nostra osservazione cadrebbe non più su tutto il poligono, ma su una determinata parte di esso, e cosa succederebbe se le altre parti del poligono al di fuori del nostro campo di osservazione cambiassero durante la nostra misurazione? La sotto-figura di nostro interesse sarebbe soggetta a cambiamenti visibili? Sarebbe ancora veritiero il nostro risultato?
Lo stesso concetto può essere applicato nella medicina, molto spesso infatti si tende a valutare delle sotto-figure del nostro intero sistema corporeo, cercando di agire direttamente su quelle. Se abbiamo una malattia che stà prendendo campo, l’attenzione della medicina si sposta sul fenomeno “malattia” e cerca di contrastarla alleviandola. Ma cos’è che l’ha provocata? Molto spesso la malattia è una risposta spontanea del nostro meccanismo, un disequilibrio locale utile a riottenere un equilibrio generale. Se si prova a controllarla in un certo senso è come se si provasse a deformare la sotto-figura di cui parlavamo sopra. Questo significa non solo intaccare la sotto-figura di riferimento ma deformare l’intero poligono, lasciando dei vuoti nel cerchio.
In questo senso una visione olistica in cui, dopo considerato la sottofigura, si valuta la figura generale risalendo i livelli di categoria fino a trovare il giusto piano dove lo squilibrio realmente risiede è utile per agire in modo diretto non tanto sulla sottofigura ovvero sulla manifestazione del sintomo stesso ma sui movimenti che lo hanno generato.
Proprio come la natura sa che dopo una giornata di sole, c’è una notte di luna, il nostro corpo sa quando l’eccessiva prevalenza di qualcosa và curata con l’aiuto nella nascita e nel rafforzamento delle altre, in modo che tra di loro le varie energie rimangano in una stretta relazione di nutrimento/controllo/distruzione creando sinergia perpetuando la vita.
Affronteremo questi argomenti nel settore Medicine del Mondo di questo nuovo blog, cercando di capire meglio come può esser vista la nostra vita da diversi punti di vista e angolature. In modo da fornire al lettore in più ampio possibile spettro di idee.
Per un dato aspetto più punti di vista si riescono a cogliere più penso ci si avvicini, in maniera asintotica, alla verità ed inoltre
nessun organismo, niente esiste se non in relazione a qualcos’altro.