Radio Senza Muri è una web-radio comunitaria di promozione della salute, nata nel 2012 da un progetto ideato dall’associazione Ya Basta! Marche, ed opera sul territorio di Jesi (AN).
“La sola assistenza sanitaria può fare ben poco senza la ricostruzione di un senso collettivo, senza una città che diviene comunità che si prende cura di chi volente o nolente deve andare ad un passo più lento rispetto ad una normalità, questa sì, sempre più folle.
E non c’entra essere più ‘buoni’: riorganizzare l’assistenza psichiatrica è una questione scientifica, sociologica e politica. Perché i principi che guidano una buona assistenza sono assimilabili ai principi di una buona democrazia.” http://180gradi.org/…/salute-mentale-dietro-questi…/
Radio senza muri
È una radio comunitaria poiché caratterizzata da tre aspetti: gestita di attivist@ perciò volontariato come risorsa principale; l’autofinanziamento come mezzo primario di sostentamento; il coinvolgimento degli ascoltatori. L’offerta radiofonica è importante in una realtà come la nostra “nazionale” molto frammentata, quindi fondamentale diventa la ricerca di un dialogo fra le diverse culture per il conseguimento del giusto equilibrio tra le esigenze sentite di integrazione sociale e quelle di mantenimento delle singole identità;
Si tratta di uno strumento di promozione della salute, riprendendo la definizione che ne dà l’OMS: “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale (1948)”. Tale strumento mira quindi alla riduzione dello stigma e all’inclusione sociale attraverso un lavoro costante di messa in discussione degli stereotipi comuni. L’obiettivo è promuovere il diritto alla salute, al di fuori dell’Istituzione che colloca spesso l’individuo in un ruolo passivo quale oggetto di cura o di sostentamento, offrendo la possibilità di un cambiamento di ruolo, da oggetto di riabilitazione o di politiche di integrazione a soggetto promotore di salute per sé e per la comunità di appartenenza.
L’utilizzo del dispositivo radiofonico è finalizzato alla creazione di un ponte tra la comuità e coloro che sono in una situazione di istituzionalizzazione. Nel nostro caso parliamo di pazienti psichiatrici e con dipendenze patologiche che hanno trovato nel contenitore Radio Senza Muri un luogo adatto dove tessere trame relazionali, territoriali e più in generale umane. Proprio qui si radica uno dei pilastri di questo progetto: si tratta di una costruzione collettiva, dove ognuno degli attori: pazienti, ascoltatori, e professionisti partecipa attivamente alla costruzione di spazi di salute attraverso i mezzi di comunicazione, con effetti terapeutici e sociali.
Il progetto “Radio Senza Muri” ha preso il via con un corso di formazione dall’Ass.Civil Radio La Colifata (Argentina), che va in onda dal 1991 dai giardini dell’Ospedale neuropsichiatrico J.T.Borda di Buenos Aires, tenuto dallo psicologo Alfredo Olivera.
Radio La Colifata trasmette in diretta tutti i sabati per 4 ore, in seguito viene fatto un lavoro di edizione della trasmissione secondo criteri etici-terapeutici ed estetici dando il formato di un microprogramma. Successivamente tale materiale viene distribuito alle radio del paese, arrivando così alla comunità e viene data la possibilità a questa di aprire un canale per la propria partecipazione attraverso l’invio di messaggi rivolti ai partecipanti alla radio, che a loro volta possono dare una risposta.
Si tratta di un progetto politico in quanto da un lato è volto ad orientare azioni finalizzate alla trasformazione delle istituzioni che si occupano di salute mentale e dall’altro mira alla decostruzione dei significati sociali immaginari connessi alla “follia”, favorendo uno spazio per pratiche sociali che promuovano l’integrazione; è un progetto etico-terapeutico nel senso di generare uno spazio di riscatto e di produzione di soggettività, che permetta il riconoscimento dell’altro come in grado di produrre differenza; ed è un progetto estetico, poiché si tratta di un atto creativo dove, nel nostro caso la materia prima che è il dolore non viene negata o banalizzata o resa malattia bensì si trasforma in metafora. L’obiettivo è divenire creatori di possibilità per l’espressione delle persone e dei gruppi sociali che vi partecipano (Olivera A. M., Tramatizadores de lo Disperso, 1999).
Ciò che caratterizza l’operato di Radio Senza Muri è l’utilizzo del Dispositivo Radiofonico Gruppale. Tale dispositivo permette di oltrepassare l’idea classica di radio all’interno di uno studio; di fatto ogni trasmissione si svolge in luoghi pubblici ed è aperta a tutta la cittadinanza. Tutti i partecipanti siedono a semicerchio intorno al tavolo tecnico e chiunque ne ha voglia può prendere il microfono e parlare.
La trasmissione è a cadenza mensile e dura 5 ore; coloro che desiderano parteciparvi si riuniscono alle 14.00 per definire la griglia, che indica i temi che verranno affrontati. Alle 15.00 comincia la diretta. Dopo la lettura della scaletta si parte con un primo giro di presentazione al microfono; questo è il primo passo per la formazione del gruppo. Seguendo quanto stabilito nella scaletta viene introdotto il primo argomento e si dà seguito a domande e riflessioni.
Radio Senza Muri ad oggi può essere considerata una “esperienza innovatrice nel campo della salute mentale” (A. M. Olivera, Experiencias Inovadoras en el ambito de la Salud mental ed.Universidad Oberta de Catalunya, 2016).
pagina FB https://www.facebook.com/radiosenzamuri/
FRAMMENTI :
“Io sono un tagliatore di tessutì”
S: “Noi abbiamo veramente bisogno, ne abbiamo veramente bisogno di una persona che sa tagliare”
(frammento trasmissione 10 settembre, dialogo tra L. ragazzo in carico al CSM e S. donna straniera che lavora in città).
“L’esclusione è il tema della puntata di oggi, abbiamo fatto un cerchio con le sedie in cui ci siamo riuniti..questo cerchio rappresenta quella mini società che abbiamo creato in cui sentirci più liberi. Voglio dire a quelle persone che non mi salutano per strada che anche io ho degli amici, che insomma anche io sono in una minisocietà”
(frammento trasmissione 10 settembre, L. ragazzo in carico al CSM).